Armi
Bo o Jo (Bastone)
Questa è la prima arma che iniziamo con i nostri studenti. L' allenamento con quest' arma inizia intorno 6 ° Kyu e continua attraverso avanzati livelli di cintura nera.
Pratichiamo 9 Bo kata.
Il BO è l'arma per eccellenza del Kobudo. È la più diffusa e la più studiata; dopo aver studiato l'arte del BO si apprende più facilmente tutto ciò che attiene alle altre arti marziali.
Sai (Tridente)
Il Sai era originariamente un tridente in tempi antichi, ma è ampiamente visto attraverso tutta l'Asia. Pratichiamo 5 Sai kata.
Il Sai è un tridente in ferro, munito di uno o due uncini (jitte) vicino all'impugnatura, era usato come arma da difesa dai poliziotti dell'epoca Edo (1603-1868), con esso le guardie paravano i fendenti di katana e ne spezzavano la lama. Il Sai è probabilmente un'arma poco popolare ma dietro alle sue origini vi è una storia affascinante. In realtà non è possibile stabilire con precisione quando il suo utilizzo marziale fu introdotto nell'Isola di Okinawa, ma è quasi certo che a portare questo strumento nella patria del Kobudo furono dei monaci cinesi immigrati. Si tratta di uno strumento particolare; dove il Nunchaku trae origine dagli strumenti di lavoro dei contadini, il Sai affonda le sue radici nel sacro e nel mistero della religione.
Eku (Remo)
Originario di Okinawa, si sviluppa sull' isola per mezzo di un pescatore di nome Azato e soprannominato Akaku (Uomo Rosso), che accolse il maestro Chikin Shosoku Oyakata che, condannato a morte a causa di lotte di potere nella città di Shuri, venne esiliato sull'isola di Tsukenjina, dove egli abitava. Il maestro Chikin insegnò l'arte del Bo ad Azato, che in breve tempo superò in bravura anche il maestro, tanto che creò un kata di remo per autodifesa contro avversari armati di spada, lancia e bastone. L'Eku viene chiamato anche Ryoshi No Katana (la Spada dei pescatori).
Tonfa (Manganello)
Il Tonfa è un'arma tradizionale delle arti marziali cinesi e giapponesi. È composto da una impugnatura (Tsuka), lunga 12 cm, e da un corpo (Yoka), di lunghezza variabile dai 50 ai 60 cm circa. La misura ottimale varia da persona a persona.
Per la tradizione del Kobudo, come avviene per la maggior parte delle armi che utilizza, il Tonfa era in origine uno strumento agricolo, per la precisione la manovella per azionare la macina del mulino, che i contadini impararono ad utilizzare per combattere dopo il decreto che proibiva il possesso di armi.
Bokken
Il Bokken (bok(u), "legno", e ken, "lama") è una riproduzione essenziale della spada giapponese di legno utilizzata nell'allenamento per la spada giapponese. Da non confondere con bokutō, che ha significato simile ma più precisamente indica la spada di legno. Ciò che distingue il termine corretto è l'utilizzo nel bokutō di particolari propri della spada, come la Tsuba e l'Habaki o la Saya (fodero o guaina), che nel bokken non ci sono. Il bokutō è infatti la riproduzione in legno della katana giapponese e ne conserva la forma, la bilanciatura e, nel caso di alcune scuole, anche il peso. Viene utilizzato nel kendo come spada per l'esecuzione dei dieci kata. Ogni scuola antica ha elaborato nel tempo una forma peculiare di bokken o bokutō adattata al proprio stile. Nonostante sia in legno talvolta veniva usato anche come arma per esempio per spezzare le ossa o il cranio di una persona ed essendo realizzato in legno è più leggero di una spada.